IQNA

Eid-Al-Fitr: una festa di gioia unica per i musulmani

23:56 - June 15, 2018
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Iqna - Questo giorno, nel mondo islamico, porta gioia e felicità. La gioia non è, tuttavia, per la fine del mese di Ramadan; è la felicità che l’uomo prova dopo aver completato con successo un compito importante.

"Eid-Al-Fitr" è una festa unica. Non è relazionata ad alcun evento storico e non è legata ai cambiamenti delle stagioni o ai cicli dell’agricoltura. Si tratta di una festa in alcun modo collegata alle questioni mondane.

Il suo significato è puramente spirituale. E’ il giorno in cui i musulmani ringraziano Dio per aver dato loro la volontà, la forza e la resistenza per osservare il digiuno ed obbedire ai Suoi comandamenti durante il mese sacro del Ramadan.

Questo giorno, nel mondo islamico, porta gioia e felicità. La gioia non è, tuttavia, per la fine del mese di Ramadan; è la felicità che l’uomo prova dopo aver completato con successo un compito importante.

Per quanto riguarda la fine del mese di Ramadan, le guide religiose islamiche dei primi tempi dell’Islam hanno sempre provato profondo dolore quando esso giungeva alla fine, consapevoli di esser state private delle speciali benedizioni spirituali contenute nel mese di digiuno.

Per conoscere la reale prospettiva islamica sulla fine del mese di Ramadan, verranno citati alcuni passi tratti da un’invocazione (du’a) dell’Imam Zaynul Abidin (as).

Egli dice: "Tu hai stabilito il mese di Ramadan come uno dei mesi prescelti…; e Tu lo hai distinto fra tutti gli altri mesi, e scelto fra tutte le altre stagioni e periodi; e gli hai dato preferenza fra tutti gli altri momenti dell’anno, inviandovi il Corano e la luce della guida, e l’incremento della fede, e avendovi ordinato l’osservanza del digiuno, e avendoci incoraggiato a rimanere in piedi in Preghiera durante la notte, e collocando in esso la gloriosa ‘Notte di Qadr’ che è migliore di mille mesi.”

"Pertanto, in conformità con il Tuo comando, abbiamo digiunato nei suoi giorni e, con il Tuo aiuto, ci siamo alzati in Preghiera nelle sue notti, presentandoci, per mezzo dei suoi digiuni e preghiere, alla Tua Misericordia che offri per noi.

"E, in verità, questo mese di Ramadan è rimasto tra noi [come] un soggiorno piacevole; e ci ha dato una giusta compagnia; riversando su di noi i più eccellenti benefici nell’universo. Ora si allontana da noi, al termine del suo tempo.

"Pertanto lo salutiamo come abbiamo salutato colui la cui partenza è per noi difficile e ci rattrista, e la cui separazione ci fa sentire soli.”

Poi, rivolgendosi al mese di Ramadan, parlando con un tono affettuoso dice:

"Quanto ti abbiamo atteso ieri, e quanto intensa sarà la nostra ansia per te domani. La Pace sia su di te e sulle tue eccellenze delle quali siamo stati privati, e sulle tue benedizioni che non saranno più fra di noi.”

Queste poche parole rappresentano lo specchio che mostra il vero sentimento islamico verso il mese di Ramadan e le sue benedizioni e benefici spirituali.

"Eid-Al-Fitr" è collegato a un tale mese di benedizioni, perché è in questo giorno che le severe restrizioni del mese precedente rivengono rimosse. Sfortunatamente, in alcuni posti, questo ripristino delle normali attività viene frainteso come una licenza ad indulgere in attività proibite dall’Islam.

Fortunatamente simile tendenza non è ancora comune, ma tali persone devono comprendere il significato di "Eid-Al-Fitr". Le prescrizioni religiose di "Eid-Al-Fitr" sono designate per ringraziare Iddio che ci ha aiutato a raggiungere l’obiettivo del mese di Ramadan.

Sarebbe certamente un affronto a Dio se qualcuno, dopo averLo ringraziato per il completamento di questo periodo di edificazione spirituale, si recasse immediatamente a peccare contro di Lui!

Se questa persona avesse conosciuto il significato e l’obiettivo di "Eid-Al-Fitr", non avrebbe continuato simili attività non islamiche.

"Eid-Al-Fitr" può essere interpretato come una benedizione di tre tipi:

In primo luogo fornisce un’occasione in più ai musulmani per ringraziare Dio e ricordare le Sue benedizioni.

In secondo luogo, esso offre l’occasione di un ‘inventario’ spirituale, dopo il mese di Ramadan. Un musulmano può riflettere adesso sulla forza (o debolezza) della sua forza di volontà; egli può vedere, nello specchio del Ramadan, quali erano i punti forti (o deboli) del suo carattere, perché sotto lo sforzo del digiuno le qualità nascoste (o i difetti) del carattere umano emergono in modo chiaro come, forse, non sarebbe altrimenti possibile. Così un uomo ha la possibilità di una auto-diagnosi dei tratti del suo carattere che, probabilmente, nessun altro potrebbe mai rilevare.

In terzo luogo, esso ingiunge alle persone benestanti di condividere una porzione di ciò che possiedono con i loro fratelli più poveri. Alla vigilia di "Eid-Al-Fitr", un musulmano è tenuto a dare ai bisognosi una porzione di cibo stabilita, a nome suo e di ogni membro della sua famiglia, compresi inservienti e ospiti che hanno trovato riparo sotto il suo tetto in quella notte. Dio sarà certamente compiaciuto se non dimentichiamo queste lezioni dopo "Eid-Al-Fitr".

Per inciso, qui la differenza tra la prospettiva religiosa e quella materialista si acuisce. La religione esorta l’uomo a donare, di sua libera volontà, una parte della sua ricchezza a coloro che sono meno fortunati, e a farlo per ottenere la benedizione di Dio. Il materialismo insegna a strappare agli altri ciò che hanno ottenuto, senza alcun riguardo per le questioni morali o etiche che ciò comporta.

Pertanto la religione cerca di rafforzare le più alte qualità del carattere umano; il materialismo si sforza invece di renderlo schiavo degli istinti animali più bassi che lo degradano al livello delle bestie.

In questo giorno, preghiere speciali si tengono in tutto il mondo, tra l’alba e mezzogiorno, quando i musulmani indossano, in incontri comunitari imponenti, i loro abiti migliori, spalla a spalla, dimostrando a tutti la fratellanza universale, che è un’altra caratteristica distintiva dell’Islam, la religione di Dio.

Cerchiamo di ri-dedicare la nostra vita alla causa dell’umanità, che è il miglior modo per dimostrare il nostro amore per Dio. Decidiamo di indirizzare le nostre energie, nel nuovo anno, a rafforzare la società sulla base del rispetto reciproco, dell’amore fraterno e della comprensione universale.

Decidiamo di costruire, per il nuovo anno, un ordine sociale che porti non solo benefici materiali, ma anche soddisfazione spirituale.

E, alla fine, lasciateci pregare Dio con queste parole:

"O Signore, purificaci dai nostri errori con la fine del mese di Ramadan, e facci abbandonare i nostri peccati quando il nostro digiuno arriva alla fine. E benedicici, in questo giorno di Eid, il giorno della festa e della ‘rottura’ del digiuno; e fa che sia il giorno più bello, tra quelli vissuti, e perdona i nostri peccati conosciuti e sconosciuti.”

Islamshia.org

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