IQNA

“Ho un posto speciale per i palestinesi nel mio cuore”, afferma Richard Gere

3:12 - June 17, 2021
Notizie ID: 3486317
Iqna - Il 71enne, la cui solidarietà al popolo palestinese è ben conosciuta, ha parlato dell’importante ruolo dell’Agenzia delle Nazioni Unite per il soccorso ed il lavoro (UNRWA)
“Ho un posto speciale per i palestinesi nel mio cuore”, afferma Richard Gere

La leggenda di Hollywood Richard Gere ha detto alcune parole profondamente toccanti sui palestinesi e sulla loro situazione sotto la brutale occupazione militare di Israele. Il 71enne, la cui solidarietà al popolo palestinese è ben conosciuta, ha parlato del posto speciale che i palestinesi occupano nel suo cuore e dell’importante ruolo dell’Agenzia delle Nazioni Unite per il soccorso ed il lavoro (UNRWA).

Gli ultimi commenti di Gere sulla Palestina sono stati twittati dalla filiale statunitense dell’UNRWA, in un momento in cui l’agenzia affronta problemi economici per soddisfare le necessità di oltre cinque milioni di rifugiati e per far fronte agli attacchi di Israele, che per decenni ha fatto una campagna per ritirare i fondi dall’organismo delle Nazioni Unite.

“Ho un posto speciale nel mio cuore [riservato] per i palestinesi, e quello che state passando in questo momento è inimmaginabile”, ha detto Gere parlando della speranza, della resilienza dei palestinesi e dell’importanza dell’UNRWA per la popolazione di Gaza.

Più della metà dei due milioni di abitanti di Gaza sono rifugiati che sono stati sottoposti a pulizia etnica. Sono fortemente dipendenti dall’UNRWA per le necessità di base, tra cui salute, alloggio ed istruzione.

I commenti di Gere sono arrivati ​​mentre i palestinesi di Gaza, che sono sottoposti ad un assedio israeliano da 14 anni, cercano di riprendersi dall’ultima aggressione israeliana, che ha ucciso più di 250 persone, tra cui donne e bambini.

Il 71enne è noto per la sua posizione umanitaria e per il suo sostegno al popolo palestinese. Nel 2017, Gere paragonò la situazione nella Hebron occupata alla segregazione nel sud degli USA dell’era Jim Crow, quando i neri statunitensi erano soggetti a discriminazione strutturale simile all’Apartheid.

“È esattamente com’era il Vecchio Sud negli Stati Uniti. I neri sapevano dove potevano andare: potevano bere da quella fontana, non potevano andare laggiù, non potevano mangiare in quel posto”, dichiarò ad una stazione televisiva israeliana durante un tour di Hebron.

Gere denunciò anche le colonie israeliane come “un’assurda provocazione” e affermò che “l’occupazione sta distruggendo tutti”.

 

 

 

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