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Strage moschea Christchurch: la Nuova Zelanda rende omaggio alle vittime dell'attacco nel 5° anniversario

15:57 - March 17, 2024
Notizie ID: 3490099
Tehran-Iqna- Venerdì si sono svolte in Nuova Zelanda diverse cerimonie per celebrare il 5° anniversario della tragedia della strage alla moschea di Christchurch

Strage moschea Christchurch: la Nuova Zelanda rende omaggio alle vittime dell'attacco nel 5° anniversario

 

Venerdì si sono svolte in Nuova Zelanda diverse cerimonie per celebrare il 5° anniversario della tragedia della strage alla moschea di Christchurch.

I cittadini e le autorità hanno ricordato le 51 vittime dell'attacco terroristico anti-islamico contro una moschea e un centro islamico nella città di Christchurch il 15 marzo 2019.

Il primo ministro Christopher Luxon e il ministro del coordinamento Judith Collins in una dichiarazione congiunta hanno espresso la loro più profonda vicinanza e rispetto per le persone uccise negli attacchi.

"Il 15 marzo 2019 è stato un giorno in cui le famiglie, le comunità e il paese si sono uniti nel dolore e nella solidarietà", ha affermato il primo ministro Luxon.

"Oggi rendiamo omaggio ai 51 shuhada, i martiri che sono stati ingiustamente presi di mira per le loro convinzioni, e a coloro che sono rimasti feriti", ha aggiunto.

Il 15 marzo 2019 il suprematista bianco Brenton Tarrant prese d'assalto la moschea Al-Noor nella città di Christchurch sparando indiscriminatamente contro i fedeli musulmani riuniti per la preghiera del venerdì. Il tutto mentre filmava il suo massacro da una telecamera montata sulla testa e suonava un inno anti-musulmano serbo.

Nell'attacco, l'estremista xenofobo uccise 44 persone, il più giovane del quale un bambino di tre anni colpito a bruciapelo, filmando il tutto e trasmettendo la strage in diretta sulla sua pagina Facebook.

In seguito il terrorista si è diretto verso una seconda moschea nel vicino sobborgo di Linwood, uccidendo altre sette persone.

Tarrant è stato condannato all’ergastolo nel 2020 senza possibilità di libertà condizionale, nella prima sentenza di questo tipo mai emessa in Nuova Zelanda.

Successivamente il governo ha formato una commissione d'inchiesta per stabilire se ci fossero state mancanze da parte delle agenzie governative nell'attacco alla moschea di Christchurch.

Il rapporto di 792 pagine, la cui preparazione ha richiesto circa 18 mesi, ha individuato carenze nel sistema di licenze sulle armi da fuoco, nonché una "concentrazione inappropriata di risorse" da parte delle agenzie di sicurezza.

Nel rapporto sono state presentate una serie di raccomandazioni, tra cui modifiche alle modalità con cui vengono gestite le armi da fuoco, l’istituzione di una nuova agenzia nazionale di intelligence e sicurezza ed iniziative atte a mettere la polizia in grado di identificare e rispondere meglio ai crimini d’odio.

Tuttavia, i musulmani che vivono nel paese continuano a lamentarsi di dover affrontare un clima di odio più forte che mai.

"Siamo meno dell'1% della popolazione neozelandese ma i dati della polizia mostrano che le donne musulmane subiscono poco più di un terzo degli incidenti legati all'odio" (razziale, religioso, ecc..), ha affermato Aliya Danzeisen, coordinatrice nazionale della Islamic Women's Council, citata da Radio New Zealand (RNZ). 

Danzeisen ha criticato il governo per non aver mantenuto le promesse di rendere l'isola più sicura per i musulmani.

Secondo l'esponente della comunità islamica, nonostante le raccomandazioni della commissione d'inchiesta, il governo non ha implementato tutte le raccomandazioni e le questioni chiave relative alle leggi sull’incitamento all’odio e l’istituzione di una nuova agenzia nazionale di intelligence sono ancora in attesa di essere implementate.

Tuttavia, il ministro del coordinamento Judith Collins ha affermato che gli abitanti della Nuova Zelanda dovrebbero essere in grado di vivere la propria vita senza paura.

"Ci assicureremo di aver imparato la lezione dalla Commissione reale d'inchiesta e di aver apportato le modifiche necessarie. Il governo è impegnato a mantenere tutti i neozelandesi al sicuro e protetti", ha affermato Collins.

 

 

 

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