IQNA

Islam e Libertà

16:56 - November 16, 2015
Notizie ID: 3453388
Iqna -Il libro del' Allamah Sayyid Muhammad Husayn Tabatabai

Tenuto conto che gli insegnamenti islamici sono basati sull’unicità divina, e la morale, la nozione che l’Islam presenta della libertà differisce da quella proposta dalla civilizzazione moderna.
Sebbene le parole “emancipazione” e “libertà” siano state in voga nel corso dei secoli scorsi, l’attaccamento dell’essere umano alla libertà non è un qualcosa di recente ma creato secoli fa, e piuttosto una preoccupazione permanente nelle profondità del pensiero umano, facente parte dei suoi desideri eterni e costanti.

L’attaccamento dell’uomo alla libertà, come ai suoi altri desideri, trova le proprie radici nella sua genesi, e la fonte ne è la sua volontà. L’uomo concepisce le cose e la sua volontà si fissa su qualcosa, il desiderio di essere libero, di realizzare ciò che si ama, senza dover affrontare alcun impedimento; e, giacché la volontà è inseparabile dall’uomo, l’attaccamento all’emancipazione e alla libertà lo accompagnano sempre.

Tuttavia, l’uomo, essendo un essere sociale, ama istintivamente collaborare con i propri simili alla ricerca della soluzione dei problemi essenziali, porre la propria vita sulla base della collaborazione e consolidarla in tal modo.

Perciò egli è obbligato a sottomettersi ai principi della vita sociale, quindi ad elaborare le leggi e le disposizioni ed a porsi all’interno dei limiti della legislazione positiva; il che diminuisce i limiti della sua libertà d’azione. La ragione di ciò sta nel fatto che se gli esseri umani dessero libero corso ai loro desideri, se la loro libertà di azione non fosse sottomessa ad alcuna legge e disposizione legale, e se ognuno facesse quello che vuole, l’ordine della vita sociale si dissolverebbe in breve tempo. E’ così che l’uomo si trova obbligato a limitare la sua libertà assoluta.

Da ciò si può dedurre che una libertà assoluta non può esistere in alcuna società, e, in generale, la sopravvivenza della vita sociale non può coniugarsi alla libertà assoluta. Così, quando si parla di libertà, s’intende una libertà relativa; e la differenza tra i diversi popoli è ed è stata sempre legata ai limiti di tale libertà relativa.

La questione che deve essere esaminata e divenire oggetto di speciale attenzione è la gran differenza esistente, per quanto riguarda i limiti della libertà, tra i principi islamici da un lato, e la civiltà moderna dall’altro.

Per quanto concerne la civiltà moderna, fondata su un maximum di godimento dei piaceri materiali, la gente è libera da ogni considerazione di ordine morale o religioso.

Ci si permette di ottenere ciò che si vuole (a condizione che non vada contro le leggi in vigore). E’ evidente che questo tipo di libertà uccide la spiritualità e le virtù dell’uomo e lo riduce a livello di un animale sbarrando il cammino alla sua evoluzione.

Ma per ciò che riguarda l’Islam, considerato che le sue istruzioni sono basate innanzi tutto sull’unicità divina e, in secondo luogo, sulla morale e la virtù, vi sono delle prescrizioni in materia di atti individuali e sociali (senza eccezioni); la libertà non ha lo stesso senso che  assume nella civiltà moderna, essendo stabiliti limiti diversi.

L’Islam ha concesso un altro genere di libertà all’uomo come contropartita, che apre gli occhi su di un mondo vasto ed esteso: emancipazione e libertà, contro ogni schiavitù e contro tutto ciò che non viene da Dio. Sebbene tale libertà possa riassumersi in un’unica frase, esaminata attentamente, apparirà chiaro come essa abbia un ampio significato: è una libertà che salva l’essere umano dalla maggior parte degli ostacoli propri della civiltà moderna. La libertà islamica libera le nazioni dal giogo della colonizzazione, dalla schiavitù e dall’egemonia delle altre nazioni. Libera le classi sociali dall’asservimento alle altre classi, rendendo così uguali gli individui, le società forti e deboli, le diverse razze, in modo che tutte possano godere della libertà nell’uguaglianza.

Questa è la maggiore libertà che l’Islam ha concesso agli esseri umani. Il Santo Corano dice:

“Dì: O gente della Scrittura, addivenite ad una dichiarazione comune tra noi e voi: [e cioè] che non adoreremo altri che Allah, senza nulla associarGli, e che non prenderemo alcuni di noi come signori all’infuori di Allah” (Sura Ali –‘Imran, 3:64).

Nell’ambito dei precetti e delle disposizioni, anche l’Islam ha raccomandato una libertà moderata per quanto riguarda il godimento di ciò che è lecito, dei benefici di Dio, così come degli altri vantaggi della vita, affermando:

“Egli ha creato per voi tutto ciò che è sulla terra”. (Sura Al – Baqara, 2: 29).

Il Corano ha addirittura superato questo limite, affermando che il cielo e la terra sono assoggettati nella loro interezza all’essere umano.
In effetti, nella Sura Al–Jathiya, si precisa:

“E vi ha sottomesso tutto quello che è nei cieli e sulla terra: tutto proviene da Lui”.(Sura al-Jathiya, 45:13).

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